Apre lo sportello FAI dedicato alla conciliazione
dei tempi tra famiglia e lavoro, a disposizione di tutte le socie e soci. Il
progetto sperimentale finanziato dalla
Regione FVG e dal Fondo Sociale Europeo vede la Cooperativa Sociale FAI, una
delle poche realtà cooperative della Regione ad aver ottenuto il finanziamento,
impegnarsi in un percorso condiviso di sostegno alla genitorialità e alla
conciliazione.
Lo
Sportello, attivo da gennaio, vuole essere un luogo di riferimento a cui sia
possibile rivolgersi per avere informazioni riguardanti per l’appunto il
sostegno alla genitorialità, ma anche alla prima infanzia, gravidanza, corsi
pre-parto, corsi di allattamento, mirando a sviluppare una maggiore
consapevolezza sulle opportunità presenti nel territorio.
Il
servizio, che non è indirizzato esclusivamente ai genitori e non tratta solo di
maternità ma che vuole occuparsi di tutte le molteplici esigenze familiari
quali, ad esempio, la cura di genitori anziani, ha promosso all’interno di FAI
la ricerca di nuove prospettive per il miglioramento della qualità della vita
dei soci.
“Questo
sportello offre la possibilità di usufruire di colloqui individuali nonché del
sostegno nelle pratiche amministrative, permettendo al contempo di essere
accompagnati nel reinserimento dei gruppi di lavoro grazie alla mediazione con
gli uffici della Cooperativa e il Coordinatore della struttura”, spiega Elisa Giuseppin, referente del progetto. “Ho immaginato -aggiunge- che il mio
ruolo dovesse avere una certa flessibilità, in risposta alle tante tipologie di
richieste e di esigenze che rispecchiano i differenti bisogni dei soci/e e
quindi in primis di ogni persona. Il
confronto ha evidenziato la necessità di un approccio aperto a nuovi canali, in
grado di trovare sia le soluzioni propositive che gli ausili corretti da
adottare.”
Lo
sportello della conciliazione FAI, importante valore aggiunto della Cooperativa
per i propri soci, è una risposta ulteriore che il mondo della cooperazione
sociale offre come contributo allo sviluppo del territorio di cui opera,
affinché il senso di comunità possa rafforzarsi a partire dai preziosi legami
familiari spesso messi in crisi da un mercato del lavoro troppo rigido e poco
attento.
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