mercoledì 9 gennaio 2013

Asili nido, rette elevate
Pordenone seconda in Fvg

Indagine Cittadinanzattiva, la spesa per una famiglia tipo è di 401 euro al mese. Le strutture pubbliche non sono in grado di far fronte alle richieste dei genitori

Pordenone è al secondo posto in Friuli Venezia Giulia e tra le prime venti città a livello nazionale per il costo degli asili nido. A certificarlo l’osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva che ha rinnovato la sua annuale indagine. L’analisi ha considerato una famiglia tipo di tre persone (genitori e figlio da 0 a 3 anni) con reddito lordo annuo di 44 mila 200 euro e relativo Isee di 19 mila 900 euro.
I dati sulle rette sono elaborati a partire da fonti ufficiali (in relazione agli anni scolastici 2010/11 e 2011/12) delle amministrazioni comunali interessate all’indagine, ovvero tutti i capoluoghi di provincia. Oggetto della ricerca sono state le rette applicate al servizio di asilo nido comunale per la frequenza a tempo pieno (in media 9 ore al giorno) e, dove non presente, a tempo ridotto (in media 6 ore al giorno), per cinque giorni a settimana.
Il costo per la tipologia familiare a Pordenone è di 401 euro, in linea con quello dell’anno precedente, al secondo posto in Friuli Venezia Giulia dopo Udine (424 euro). Alle spalle delle due città Gorizia (313 euro) e Trieste (383 euro). A Udine sono stati considerati nella retta solo i pasti, mentre nelle altre città anche i pannolini. A livello generale il Friuli Venezia Giulia, con 380 euro medi, si pone al terzo posto in Italia tra le regioni più care, dietro alla Valle d’Aosta (413 euro) e alla Lombardia (403 euro).
In Friuli Venezia Giulia, secondo la banca dati del ministero dell’Interno sulla fiscalità locale aggiornata al 2010, ci sono 79 asili nido comunali per 2 mila 730 posti disponibili. Il maggior numero di asili è presente in provincia di Udine (28 con 800 posti), mentre la provincia di Pordenone ne registra il numero minore (solo 10, con 420 posti).
In Friuli Venezia Giulia il 34 per cento dei richiedenti rimane in lista di attesa, a fronte di una media nazionale del 23,5 per cento. La copertura del servizio si attesta sulla media nazionale ovvero il 6,5 per cento.
«Dall’indagine effettuata - commenta il segretario generale di Cittadinanzattiva Antonio Gaudioso - è evidente che ancora oggi manca nel nostro Paese un sistema di servizi per l’infanzia equamente diffuso e accessibile su tutto il territorio e adeguate agevolazioni fiscali a sostegno dei nuclei familiari con bambini piccoli. Le misure a favore di tali servizi rappresentano un investimento intergenerazionale che produce effetti nel lungo periodo e quindi di scarso “appeal” per una classe politica poco lungimirante e concentrata sul consenso immediato».
«D’altro canto - aggiunge - la riduzione delle risorse a disposizione degli enti locali e la rigidità del patto di stabilità non aiutano a far ripartire gli investimenti in tal senso anzi contribuiscono a tagliare sempre di più le risorse destinate alla spesa sociale. Di questo passo difficilmente riusciremo a colmare il gap nei confronti dell’Europa e centrare la copertura del servizio del 33 per cento già prevista per il 2010».
©RIPRODUZIONE RISERVATA

Nessun commento:

Posta un commento