lunedì 22 ottobre 2012

Regione Fvg, piano da 78 milioni per la famiglia

Vi segnaliamo l'articolo sul Piano regionale degli interventi per la Famiglia 2012-2014, pubblicato dal Messaggero Veneto, all'indirizzo http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2012/10/20/news/regione-fvg-piano-da-78-milioni-per-la-famiglia-1.5893279

L’assessore Molinaro alla presentazione: un investimento che si spalma nel tempo e può contribuire alla coesione sociale





UDINE. «Un investimento sul capitale famiglia che si spalma nel tempo e può contribuire alla coesione sociale». Questo è soprattutto, per l’assessore regionale alla Famiglia Roberto Molinaro, il nuovo Piano Fvg per la famiglia 2012-2014 presentato nell’Auditorium della Regione a Udine.
«All’interno di ciò c’è il tema forte della vita e della genitoralità», ha continuato l’assessore, osservando che affinché in regione l’andamento demografico cambi «non basta erogare assegni di natalità, come è stato fatto, senza troppo successo, qualche anno fa, bensì occorre offrire opportunità che inducano a considerare una nuova vita una responsabilità, ma anche un atto di speranza per il futuro».
Secondo le proiezioni Istat, nel 2021 in Friuli Venezia Giulia ci saranno più di 600 mila famiglie, e questo non tanto per un effettivo incremento della popolazione ma per l’aumento di nuclei familiari costituiti da due, o addirittura una sola persona.
Un quadro che in apparenza cambia poco rispetto a quello attuale (le famiglie residenti in Friuli Venezia Giulia all’1 gennaio 2011 erano poco meno di 559 mila) ma in prospettiva parla di variabili sociali importanti (calo demografico, aumento dell’età media, necessità sempre maggiore di servizi) in un contesto dove la famiglia già svolge un ruolo primario.
Il Piano regionale degli interventi per la Famiglia 2012-2014 ha un valore di 78 milioni di euro e parte dall’analisi di tutte queste variabili e degli elementi di criticità (modificazioni della composizione familiare, limitata natalità, nuove forme di convivenza accompagnate spesso da scelte riproduttive, flussi migratori, condizionamenti socioeconomici).
«Con la sua attuazione puntiamo a una Regione amica della vita e della famiglia», ha dichiarato Molinaro, ed il passo in più da fare oggi è «ragionare in termini di comunità piuttosto che di individualismo sfrenato».

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