lunedì 6 agosto 2012

COPPIE DI FATTO, LA TUTELA E' IN FABBRICA



Nuovo integrativo all'azienda Sandvik: flessibilità e permessi retribuiti per genitori non sposati. Trattamento economico in base a target di qualità e misure di welfare per conciliare famiglia e lavoro. 

Vi segnaliamo Politiche "svedesi" in Trentino: Trentinofamiglia.it
Il seguente articolo è tratto dal sito : http://www.trentinofamiglia.it/index.php/Attualita/Archivio-2012/Luglio/Coppie-di-fatto-la-tutela-e-in-fabbrica


Mentre a livello nazionale il dibattito sulle coppie di fatto, nonostante toni accesi, si trascina sterilmente, a Rovereto c’è chi supera l’impasse e vara tutele specifiche in favore di quelle famiglie – sempre più numerose – non sancite dal matrimonio, civile o religioso che sia. Accade alla Sandvik (ex Dormer), filiale lagarina del colosso svedese della meccanica di precisione, dove quasi all’umanità (un astenuto) l’assemblea dei dipendenti ha detto sì a un contratto integrativo che, assicurano i rappresentanti sindacali, <<sarà nei prossimi anni punto di riferimento per le contrattazioni di settore>>.
Tra i tanti aspetti innovativi all’interno dell’accordo, tra i quali la partecipazione operai-azienda delle responsabilità attraverso il riorientamento del trattamento economico integrativo dalla parte fissa a quella variabile, indicizzata su target di qualità, appunto il riconoscimento per i lavoratori non coniugati, di otto giorni di permesso straordinario retribuito alla nascita del figlio in sostituzione del congedo matrimoniale non goduto. <<Visto che sempre più dipendenti non sposati – spiega Paolo Cagol della Fim-Cisl, la sigla maggioritaria in azienda – abbiamo valutato di inserire in contratto una forma di compensazione. La logica è: non hai goduto del permesso matrimoniale statale? L’azienda te lo dà alla nascita di un figlio>>.
Storicamente lo stabilimento in zona industriale, sia nel periodo di Dormer Italia Spa che oggi, come Sandvik, registra alti tassi di sindacalizzazione (70%, quattro Rsu di cui tre Fim e una Uilm).
Il percorso che ha portato alla firma è durato sei mesi ed è partito in salita: allo scadere dello scorso integrativo (contratti quadriennali), nel dicembre scorso, la distanza tra le parti era notevole. Una situazione figlia dei quattro anni precedentemente vissuti all’azienda, che ha dovuto affrontare la bufera della crisi che ha travolto il settore metalmeccanico (calo dei fatturati) e che ha visto contestualmente il ricambio generale della direzione. Nei sei mesi di trattativa (<<gestita senza neanche un’ora di sciopero>> sottolinea Cagol) alla richiesta di flessibilità produttiva (ricorso a straordinari) dell’azienda è stata affiancata una serie di compensativi economici e di strumenti di conciliazione vita-lavoro. A livello finanziario sul premio fisso è stato difeso il potere d’acquisto, con un incremento nel triennio superiore al 17% dei precedenti istituti contrastati a livello aziendale, mentre il premio variabile, parametrato su target qualificativi molto alti, ha fatto un vero <<balzo>> fino a un valore nominale di 1900 euro al 2014 (200 euro di buoni carburanti per il 2012 completano il quadro). A livello di Welfare, però, le vere novità, con un ampio ventaglio di permessi straordinari retribuiti, tra i quali anche due giorni per visite mediche personali o dei genitori o dei figli minorenni e tre giorni per la nascita di un figlio (anche per le donne, aggiuntivi alla maternità obbligatoria).
Oggi la Sandvik, nonostante la stagnazione generale dei mercati, guarda con ottimismo al futuro. Le filiali tedesche del gruppo, al limite delle capacità, <<smistano>> all’eccesso di ordinativi alla fabbrica roveretana, dove non si escludono a breve incrementi di organico. <<Abbiamo portato a casa un buon contratto – commenta Luigi Zoller, 32 anni in azienda e delegato sindacale storico – in linea con quanto ottenuto fin qui. Gli aspetti di Welfare? Devo dire che pur nell’evoluzione degli assetti societari la proprietà si è sempre dimostrata sensibile. Con gli svedesi, poi, è più facile strappare dieci giorni di permesso per stare vicino alla famiglia che 50 euro in busta>>.
<<Il gruppo Sandvik – commenta Paolo Orsini, direttore di stabilimento – è sempre molto attento alle politiche di welfare aziendale a conferma del fatto che le persone sono al primo posto per l’azienda. “Fair Play” è uno dei valori alla base della cultura aziendale: giusta importanza a principi etici e diritti del lavoratore. Il concedere giorni di permesso in concomitanza della nascita di un figlio è in linea con i valori chiave di Sandvik non è nuova a politiche innovative: <<Due anni fa ha sottoscritto la Carta per le Pari Opportunità e ha aderito al progetto “Un Fiocco in Azienda” promosso dalla ManagerItalia per il supporto psicologico per le neo-mamme e i neo-papà>>.
Fonte: l'Adige


Nessun commento:

Posta un commento