Vi segnaliamo il seguente articolo tratto dal sito della Regione FVG, all'indirizzo: http://www.regione.fvg.it/rafvg/giunta/dettaglio.act?dir=/rafvg/cms/RAFVG/Giunta/&id=42231&ass=B05&WT.ti=Ricerca%20comunicati%20stampa
Trieste, 02 ago - Oscillano tra un minimo di 160 e un massimo di 600
euro i contributi previsti dalla Carta Famiglia, finalizzati a ridurre
il costo delle bollette dell'energia elettrica, sostenute lo scorso anno
dai nuclei familiari con almeno un figlio a carico.
Gli importi effettivi del beneficio sono stabiliti da una delibera
approvata oggi dalla Giunta regionale, su proposta dell'assessore alla
famiglia Roberto Molinaro. Il bonus energia - reso possibile da un
impegno finanziario della Regione di 10,5 milioni di euro - è riservato
alle famiglie con ISEE inferiore a 30.000 euro annui, con la clausola
che almeno uno dei genitori risieda in Friuli Venezia Giulia da almeno
24 mesi. Il contributo, oltre che al numero di figli è rapportato anche
agli scaglioni di consumo e sarà erogato tramite i Comuni. "Con la
fissazione degli importi definitivi, Carta Famiglia si conferma il
principale strumento regionale a sostegno delle famiglie con figli a
carico", commenta l'assessore Molinaro, evidenziando che "continua a
crescere il numero dei beneficiari, passati dai 25.464 del 2008 ai
41.461 del 2011, con un incremento del 19 per cento circa rispetto
all'anno precedente". L'assessore ricorda poi che "il bonus legato a
Carta Famiglia abbatte del 55 per cento i costi relativi all'energia
elettrica consumata nell'anno precedente, rappresentando un concreto
beneficio per i nuclei familiari in un periodo di difficoltà
economiche".
Un sostegno, dunque, che risulta particolarmente apprezzato ed utile. E
proprio per questa ragione "appare ormai indispensabile una progressiva
diversificazione degli interventi, che sarà prevista nel Piano regionale
per la Famiglia, in corso di approvazione: si sta lavorando infatti -
precisa l'assessore Molinaro - per far sì che Carta Famiglia possa
essere utilizzata anche per accedere all'acquisto di beni e servizi a
prezzi agevolati, con sconti assicurati dai venditori e quindi senza
impegno di risorse finanziarie pubbliche. In agenda, inoltre, la
modifica delle modalità di calcolo dell'ISEE e la determinazione dei
nuovi limiti di reddito per ottenere Carta Famiglia. ARC/PPD
CARTA FAMIGLIA (articolo 10, legge regionale 11/2006 e successive
modifiche ed integrazioni) - Tabella del numero di pratiche e del numero
di famiglie che hanno presentato domanda di contributo regionale per la
riduzione dei costi sui consumi energetici negli anni 2008, 2009, 2010 e
2011 - Formato PDF
CARTA FAMIGLIA - BENEFICIO ENERGIA ELETTRICA ANNO 2011 (articolo 3,
comma 1, lettera c bis del Regolamento) - Tabella dei contributi
spettanti graduati in base allo scaglione di consumo e alla fascia di
intensità del beneficio - Formato PDF
Ai complimenti aggiungo che verrò a trovarVi spesso. Ho letto con interesse l'articolo sulla carta acquisti, in particolare la parte che riferisce della possibilità di estendere le opportunità della carta ad altri servizi o beni. Vorrei segnalare il nostro progetto "asilogratis" col quale pensiamo di rendere gratuito il servizio di asilo nido alle Famiglie che frequentano il nostro nido (www.nonnapaperaintradate.it). Le Famiglie che acquistano beni o servizi presso soggetti convenzionati, ottengono uno sconto. L'importo dello sconto, viene girato direttamente al nido frequentato dal bimbo che a sua volta lo scala dalla retta di fine mese. L'iniziativa coinvolge commercianti, artigiani, professionisti (spesso sono i genitori stessi dei bimbi) interessati a partecipare e rinunciare ad una parte del loro utile per diversi motivi: fidelizzano le Famiglie (vanno da loro perchè diminuisce la retta del nido), aumentano il numero dei clienti e il fatturato a costo zero (non ci sono costi di adesione all'iniziativa), conseguono anche un risparmio fiscale (la nostra organizzazione è una onlus e fattura l'importo ricevuto come donazione). Le Famiglie vanno dai soggetti convenzionati perchè diminuisce la retta del bimbo. Abbiamo proposto al comune di supportare il progetto (che non costa nulla a nessuno) estendendolo a tutti i nidi operanti sul territorio (compreso quelli comunali), il che renderebbe più interessante ai soggetti economici partecipare. A regime, secondo i nostri obiettivi, la retta diventerebbe gratuita. In pratica pagata dagli sconti dei soggetti economici. Le Famiglie non devono aumentare le spese ma limitarsi ad effettuare quelle previste dal loro budget familiare presso i soggetti convenzionati. Mi piacerebbe un Vostro parere. Grazie e complimenti ancora.
RispondiEliminaGrazie per i complimenti e per la bella lettera... Mi sembra un'interessante e innovativa proposta quella di cui ci parla. Ci continui a seguire e troverà nuove interessanti notizie proprio sulla prima infanzia e su nuovi servizi a cui stiamo dando corpo.
EliminaSaluti