martedì 23 aprile 2013

TRENTO: IL CIRCOLO DELLE IDEE SI RACCONTA

Vi segnaliamo un'interessante iniziativa della Cooperativa FAI nell'ambito della Salute Mentale


TRENTO: IL CIRCOLO DELLE IDEE SI RACCONTA
di Elisabetta Tonon

La compagnia teatrale Il Circolo delle Idee ha portato in scena Il Diluvio che verrà, spettacolo che trae ispirazione dalla commedia musicale di Garinei e Giovannini “Aggiungi un Posto a tavola”. Lo spettacolo riadattato dal regista Maurizio Perrotta è una vera e propria favola ambientata ai giorni nostri in cui Dio telefona a Don Silvestro, parroco di una piccola comunità e comunica l’imminente arrivo del secondo diluvio universale: annuncio che porta ad una girandola di scoppiettanti situazioni che fanno sorridere e allo tempo stesso riflettere sulla natura dell’essere umano. 
La compagnia teatrale è composta da attori de Il Circolo delle Idee, da residenti di Villanova di Pordenone, da operatori del DSM di Pordenone e delle cooperative sociali Acli, FAI ed Itaca e collabora proficuamente con il Coro della Chiesa di Cristo Re, con la Parrocchia di Villanova di Pordenone, con la Bottega del Legno della Coop. Acli, con la Circoscrizione e l’Associazione Festa in Piassa. Lo spettacolo si è avvalso inoltre della presenza e del sostegno musicale del Coro Primo Vere di Rorai Piccolo diretto dal maestro Mario Scaramucci. 
La tredicesima edizione del convegno nazionale di Trento, svoltasi ad ottobre 2012, dal titolo Le Parole Ritrovate è stata l’occasione per far conoscere la storia della nostra compagnia. Le Parole Ritrovate sono nate per far incontrare utenti e operatori di Servizi di salute mentale, famiglie e cittadini, diventando un’opportunità per confrontare esperienze, condividere idee: abbiamo potuto così dar voce alle nostre emozioni, condividere con altri gruppi opinioni e progetti comuni e soprattutto ricevere un sentito e autentico riconoscimento. 
Questo percorso è frutto di anni di lavoro in cui la Compagnia è maturata nelle abilità sceniche e coreografiche, ma soprattutto nel saper fare gruppo e nella capacità di emozionarsi e saper emozionare. 
Le relazioni che nel tempo la Compagnia ha saputo tessere e sviluppare fanno da cornice ad un percorso teatrale capace di facilitare la costruzione di ponti per fare e sviluppare Comunità. 
L’attività teatrale offre l’opportunità di provare ad assumere ruoli che nella realtà non sempre sono possibili e di dar voce a pensieri che non sempre è facile esprimere. 
In fondo ciò che emerge da questa esperienza teatrale è il piacere di fare qualcosa di diverso insieme, per poi ritornare a dove si era rimasti con uno spirito nuovo e più leggero e, com’ è successo a Trento, raccontare la nostra storia con “PAROLE RITROVATE”…


Interventi compagnia teatrale Circolo delle idee
Trento – ottobre 2012
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Angelo: Mi e’ piaciuto recitare davanti ad un pubblico numeroso, ho provato emozione quando mi interrompevano perché ridevano ad ogni mia battuta e quando ho ricevuto numerosi applausi. Questo successo l’ho raggiunto grazie all’aiuto del regista che mi ha incoraggiato ed anche al mio impegno. E comunque studiando il copione di notte ho combattuto l’insonnia!
Graziella: Che cosa devo dire? Beh è stata una bella esperienza!
Leonardo: Coinvolgente, allegro e commovente!
Elisabetta: In questo spettacolo ce la siamo goduta, ormai sappiamo come muoverci!
Marisa:   Ho trovato nuovi amici, il valore dell’amicizia è per me più importante del valore dell’amore. E mi piace ascoltare le musiche del teatro, mi accompagnano in tutte le giornate.
Giuseppe: Quando sono arrivato nel gruppo la prima volta, mi sentivo agitato, nervoso e debole. Ora invece sono più forte, più calmo e sereno. Il teatro mi ha rinforzato!
Carlos: Il teatro è importante perché ti muove, ti aiuta. Il nostro è comunque un hobby e come tutti abbiamo anche altro da fare, ma è un motivo importante per incontrarsi la sera.
Mila: Devo dire che all’inizio ero molto perplessa perché questo ultimo lavoro è stato più recitato dell’anno scorso, mi sono immedesimata talmente tanto che ho capito che...ho sbagliato mestiere!
Maurizio  Pa..:   Alla grande (facendo il gesto dell'ok).
Giuseppe: Facendo parte del coro, ho conosciuto Maurizio e i suoi ragazzi, mi hanno dato una carica tale da farmi superare la mia timidezza recitando davanti a tante persone. Non mi sarei mai aspettato un’impresa così fantastica.
Luigi: Mi sento molto soddisfatto, perché abbiamo recitato bene e perché c’era un numeroso pubblico.
Ivana: Le numerose scene corali, così belle e piacevoli da vedere, sono state una sfida non da poco... la capacità di ascoltare l'altro, adattarsi alle sue espressioni e ai suoi errori, improvvisare e  modificare le proprie battute per sintonizzarle con il resto del gruppo. Questo significa saper accogliere l'altro nel nostro mondo, sentirsi parte di un gruppo ed essere pronti ad aggiungere un posto alla propria tavola.... possiamo dire di aver imparato ad accogliere un amico in più!
Michele: Il teatro è libertà di espressione, sicuramente un'esperienza che mi è piaciuta.
Sabrina: Questo è stato il mio primo anno come aiuto regista, mi sono sentita bene, spero di continuare così!
Manuela: Una delle più belle sorprese della mia vita si è presentata tre anni fa con il progetto di un musical scelto da Maurizio Perrotta. Ho vissuto un coinvolgimento mai immaginato, i ragazzi mi hanno accettata alla grande e con i loro immancabili sorrisi ho capito quanto fosse utile recitare assieme. Non credevo in questa gloriosa riuscita e non posso pensare che sia solo un’esperienza di passaggio, ormai sono affezionata a questa realtà che ha trasmesso beneficio a tutti noi. Mi sono trovata in una grande famiglia e mi sono divertita!
Elena: Non ho mai pensato di essere una persona adatta a recitare di fronte a delle persone e continuo a pensarlo anche dopo un paio di spettacoli e quando mi trovo a recitare davanti al pubblico non mi rendo conto che ci sono delle persone che mi guardano.
Piero: Il teatro mi è piaciuto, è molto bello e mi aiuta a stare in compagnia.
Edi: Per me questa è stata un’esperienza importante, che ha portato a fidarci uno dell’altro, imparando a dare il meglio, lasciandoci andare, accettando questa sfida con se stessi, le proprie capacità e i propri limiti. Ogni spettacolo rappresenta una vittoria: nello stare con gli altri e nel saper ricoprire il proprio ruolo in un gioco pieno di emozioni, di parole e di ascolti. Ci ha dato la possibilità di vincere paure nascoste e scoprire così di avere capacità che non credevamo nostre.
Silvia: L’attuazione del progetto teatro con le persone del circolo delle idee e con gli operatori è stata luogo di riflessione e di esperienza sulla gioia dello stare assieme, sul significato del rispetto reciproco e sull’importanza della condivisione di uno scopo. Con forte speranza auspico che il nostro palco di emozioni si possa replicare perché è stato fonte pregnante di comunicazione e di condivisione reciproca e autentica.
Daniela: Ho iniziato questa esperienza per prova: volevo cimentarmi in cose nuove e non mi sono mai pentita di questa scelta. Le cose che mi sono piaciute di più sono state: il modo in cui lavoravamo assieme, la compattezza del gruppo e l’affiatamento. Quello che mi è piaciuto di meno è stata la mancanza di tempo che non avevo e che ha causato parecchie assenze.
Angelo: Cerchiamo un finanziatore che ci sovvenzioni perché ci fa bene recitare! E il pubblico si diverte!

Maurizio Perrotta, regista: “Trovo che il gruppo sia cresciuto molto in questo ultimo periodo, sia dal punto di vista teatrale che dal punto di vista collaborativo. Sono orgoglioso e fiero di voi. Merito di tutti!”
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